LEONARDO: EMOZIONI E MITO |
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Scuola: IIS Leonardo da Vinci Codice Meccanografico: MIIS09800N Sede di dirigenza: via De Gasperi 1 - Carate Brianza (MB) Ordine Scolastico: Secondaria di secondo grado Classi: 4BS - 3AS Docente referente: Marica Ramponi Mail del docente: sivamolt@gmail.com
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AbstractI ragazzi coinvolti nel progetto hanno raccolto informazioni relative al pensiero di Leonardo ed alle sue intuizioni, provando ad analizzarle secondo una chiave di sostenibilitā . Per far cio si č pensato di dar voce a Leonardo immerso in un paesaggio dove la lettura della natura diventa ispiratrice di idee sia per lo scienziato che per l'artista.DescrizioneI ragazzi coinvolti nel progetto hanno raccolto informazioni relative al pensiero di Leonardo ed alle sue intuizioni, provando ad analizzarle secondo una chiave di sostenibilitā . Per far cio si č pensato di dar voce a Leonardo immerso in un paesaggio dove la lettura della natura diventa ispiratrice di idee sia per lo scienziato che per l'artista. Per questo si č deciso di dar voce a Leonardo attraverso una delle sue pių famose metafore il "Mito della caverna",efficace metafora sul processo conoscitivo che l'uomo deve affrontare per raggiungere delle conoscenze che a volte possono anche stravolgere concezioni ritenute solide ed inconfutabili. Il video č stato girato presso le sponde del Lambro, non distante da scuola, e nell'osservazione della natura: acqua, bosco, cielo, ecc. si č cercato di far emergere sensazioni e sentimenti del passato. Il passaggio di alcuni giovani in bicicletta, vuole dimostrare che un intuizione di molti secoli fā č ancora "utile" e soprattutto sostenibileLampi di genio"... e tirato dalla mia bramosa voglia, vago di vedere la gran copia delle varie strane forme fatte dalla artifiziosa natura, ragiratomi alquanto infra gli ombrosi scogli, pervenni allentrata duna gran caverna, e dinanzi alla quale restato alquanto stupefatto ed ignorante di tal cosa, piegato le mie reni in arco, e ferma la stanca mano sopra il ginocchio, e colla destra mi feci tenebre alle abbassate e chiuse ciglia, e spesso piegandomi in qua e in lā per vedere se dentro vi discernessi alcuna cosa, e questo vietatomi [per] la grande oscuritā che lā entro era, e stato alquanto, subito salse in me due cose, paura e desiderio: paura per la minacciante e scura spilonca, desiderio per vedere se lā entro fusse alcuna miracolosa cosa." Leonardo da Vinci, in Codice Arundel |